Polleria Fratelli Parodi



Polleria Fratelli Parodi


Passare dalla polleria Parodi il sabato mattina, mentre si fa la spesa e prima del caffè, è quasi un rito per i pegliesi. Ti accolgono sempre con un sorriso e con simpatia le “Parodi”, le proprietarie del negozio: la signora Maria con la figlia Ada e le nipoti Caterina e Giulia. E con loro siamo alla terza generazione, fatta di sole donne, che gestisce il negozio, aperto da Maurizio Parodi nel 1932 nella centralissima e novecentesca via Pallavicini, e poi passato ai figli Pio, Stefano e appunto Maria. La bottega, inserita in un palazzo del Novecento, è vivace e allegra come le sue proprietarie che con amore portano avanti la tradizione di famiglia, e dove quasi tutto risale all’epoca dell’apertura : le vetrine in legno, un tempo rivestite in marmo rosa, sono originali così come i bei pavimenti in graniglia e i soffitti in stucco caratteristici dell’epoca.  Anche all’interno quasi tutto è originale: l’imponente bancone in marmo dei Pirenei e di Carrara, quasi un paliotto d’altare, con altorilievi che raffigurano un galletto al centro e cesti di uova ai lati, i ripiani di marmo con mensole a parete, la cappa in mattoni e legno, i lampadari in ferro battuto. E poi ci sono tanti attrezzi riferibili all’attività di polleria: lo “specchia uova” che serviva e serve per determinare la freschezza delle uova, un piede di porco battuto a mano per sballare i bancali di uova e antiche stadere.


Genova, Via Ignazio Pallavicini, 6

Tel: +39 010 698 1135


 


1906


Tra le tante storie che la polleria potrebbe raccontare ce n’è una molto interessante e “personale” . Maurizio Parodi nel 1906 apre un negozio a Pegli nella Carlofortina piazza Tabarca insieme alla sorella Emma. E’ costretto a lavare i piatti in una trattoria perché le cose al negozio non vanno bene e così parte per l’America in cerca di fortuna. A San Francisco da migrante si trasforma in piccolo imprenditore coltivando e vendendo cavolini di Bruxelles. Torna così a Pegli per portare in America la mamma ma viene richiamato al fronte per lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Tornato dalla Guerra decide di restare a Pegli, in quel mondo che non ha mai scordato e apre una polleria dapprima sul Lungomare e infine nel 1932 nella neonata via Pallavicini.